Formazione informazione nel Rotary
Formazione informazione nel Rotary
7 gennaio 2015 Nessun commento su Formazione informazione nel RotaryAl termine formazione viene generalmente associato il termine apprendimento. Formare significa dare una forma, attribuire un significato, di fatto creare una nuova conoscenza e consapevolezza. Nella mente degli addetti ai lavori la formazione viene legata ad una prospettiva, al futuro, al divenire, al trasformarsi delle organizzazioni e dello scenario. La formazione, diversamente dall’addestramento, è destinata a muovere i processi motivazionali delle persone e ne potenzia la motivazione in particolare verso obiettivi comuni e condivisi.
Vicina ma diversa dalla formazione è l’informazione, cui spesso è associata la conoscenza e l’esperienza di altri, che possono risultare utili perché consentono di non dover necessariamente affrontare personalmente situazioni particolari.
Formazione e informazione sono due processi presenti in tutte le tipologie di istituzioni; garantiscono l’identità, la storia, la continuità e il senso di appartenenza dei propri affiliati.
Formazione e informazione debbono allora connotare il Rotary?
Il Rotary è un’istituzione aggregante, che ha certamente bisogno della formazione e dell’informazione per evitare, in una società in continuo cambiamento, di mummificarsi. E’ di Paul Harris l’affermazione “il Rotary non si ferma, non può fermarsi perché il nostro è un mondo che cambia e noi dobbiamo cambiare con esso”.
Con la formazione si può dare forma alle azioni, con l’informazione si possono trasmettere conoscenze. Con entrambe si può cercare di non essere solo soci, più o meno interessati alle attività del Club o del Distretto, ma essere dei buoni Rotariani, rendendo comprensibile e riconoscibile il nostro impegno, la nostra azione e le responsabilità che ci siamo assunte con l’essere Rotariani.
Nei confronti dei nuovi soci è doveroso illustrare il Rotary e le sue finalità per impedire che venga identificato come un circolo di amici, che si riuniscono per passare assieme alcune serate, ma anche illustrare le regole di funzionamento del Club, le responsabilità derivanti dagli incarichi e le norme di comportamento di un Rotariano.
Bisogna poi aiutare tutti i soci ad indirizzare il loro impegno nelle varie strutture del Club in base alle loro propensioni personali, alle loro attitudini e alle loro curiosità.
Ma non è ancora sufficiente, occorre che la motivazione e l’orgoglio di appartenenza promessi all’ingresso nel Club siano mantenuti nel tempo; l’entusiasmo iniziale deve essere rinvigorito e mantenuto adeguato a prestare il proprio servizio certamente al di sopra del proprio interesse personale ma anche al passo con i processi evolutivi della società.
Quindi formazione continua, una sorta di Life-long Learning Rotariano che risponda alla necessità di evitare la mummificazione e l’autoreferenzialità.
Terenzio Tabanelli – Past President