Ventiquattro ore di volo, tre aerei e sette ore di fuso orario mi separano da quella che considero la mia seconda casa. Mi chiamo Erika, ho 19 anni e frequento il Liceo Classico Muratori a Modena. Grazie al Club Rotary di Sassuolo ho partecipato al programma “Youth Exchange” ed ho avuto l’opportunità di trascorrere l’anno scolastico 2016/17 in Messico. Ho vissuto a Leòn, una città di oltre un milione e mezzo di abitanti nel centro del paese e nel corso dell’anno ho frequentato, insieme ad un’altra ventina di ragazzi dello scambio Rotary, “l’Instituto Tecnologico de Monterrey”, un campus di stampo statunitense che mi ha dato la possibilità di sperimentare un metodo di insegnamento totalmente diverso, più flessibile e pratico. Ho avuto l’opportunità di conoscere ragazzi provenienti da ogni angolo del mondo (Europa, America, Asia) e confrontarmi con persone con culture, lingue, religioni e punti di vista diversi oltre ad aver qualcuno su cui contare, veri e propri punti di riferimento. Alla mia età poter fare una esperienza tanto speciale che ti arricchisce, sia dal punto di vista culturale sia da quello umano, è qualcosa di inspiegabile, che auguro a chiunque. Il Rotary di Leòn ha coinvolto noi ragazzi in molte attività, sia ludiche che di volontariato, soprattutto in centri anziani e scuole, che mi hanno aiutato a crescere e mi hanno fatto rendere conto di quanto io sia fortunata. Per la prima volta ho anche portato orgogliosamente la bandiera italiana, fiera del mio paese e di quello che ha da dare. Nel corso dell’anno ho vissuto con una famiglia messicana, numerosissima e molto unita, di cui mi sono sentita parte fin dai primi momenti e con cui ho stretto legami profondi. Io che sono figlia unica ho anche potuto sperimentare che cosa vuol dire avere un fratello minore, con il quale si è creato un legame straordinario, nonostante i piccoli litigi quotidiani. Oltre ad imparare una nuova lingua, lo spagnolo, ho anche potuto visitare uno stato affascinante dal punto di vista paesaggistico, con una cultura millenaria e ricco di tradizioni, molto sentite, che rimarranno per sempre nel mio cuore.
Partire a 17 anni e lasciare la famiglia, gli amici, la scuola e il paese nel quale hai sempre vissuto per andare dall’altra parte del mondo (portandoti dietro solo una valigia!) e crearti una nuova vita per un anno è una grande sfida, ma quello che ti lascia è indescrivibile. Questa esperienza straordinaria mi ha insegnato ad essere indipendente, a credere in me stessa e a superare le mie paure. Grazie al Rotary ho vissuto l’anno più bello della mia vita, ho avuto l’opportunità unica di partire e di crescere, di scoprire cosa c’è fuori di casa e in me stessa. Ho avuto l’opportunità di diventare grande.